Chiesetta di Nora sant’efisio
Chiesa di Sant’Efisio Martire
La storia della Chiesa di Nora
Le tracce risalenti alla Chiesa di Nora purtroppo non sono tante, si suppone che fosse già preesistente un’altra area di culto di circa un millennio prima della Chiesa attuale e quest’ultima, offre un’immagine realistica di quella che esisteva già. Probabilmente in un intervento di ristrutturazione in epoca bizantina erano destinati gli arredi liturgici in marmo tra cui: capitelli, pilastri etc. recuperati sul mare antistante la vicina isola di san macario. Dove si narra che pure nell’isolotto era presente una chiesa che ospitava Monaci di rito Greco provenienti da Costantinopoli; Si dice che quest’isolotto servisse come stazione di quarantena per il porto di Nora. Quasi nulla rimane più di questo convento.
Sulla terra ferma, c’è appunto la Chiesetta di Nora risalente al XII secolo, consacrata a Sant’Efisio santo patrono della Sardegna. Nel 1089 venne ricostruita dall’ordine dei Padri Vittorini, servendosi di materiali provenienti dall’antica Nora . risulta che essi ricostruirono e riconsacrarono la Chiesa nel 1102.
da Nora a Pisa
nel XI secolo tuttavia si registrano delle particolari vicende riguardanti la chiesa martiriale. Trasferite a Pisa le reliquie di Sant’Efisio perchè vi fossero custodite durante il periodo delle scorrerie degli Arabi, rientrate nell’isola solo nel 2011. Mentre i vittorini portarono a Nora le reliquie del Santo francese, San Potito, vescovo di Lione ucciso nel 177 d.c. al tempo dell’imperatore Marco Aurelio.
I restauri
La Chiesa ha subito due ulteriori restauri, il primo nel settecento, per quanto riguarda il secondo non si ha una data precisa in quanto non era stato ultimato per via dei danni provocati dalle mitragliatrici e dai cannoni dell’aviazione militare alleate nell’aprile 1944, sono infatti ancora presenti a batteria boggio le piazzole dove venivano collate le mitragliatrici e i cannoni.
L’interno presenta una pianta longitudinale a tre navate, scandite da archi sorretti da possenti pilastri, al termine della navata centrale più ampia delle due laterali si apre un abside con copertura a semicatino; una scala ricavata sulla parte destra da accesso alla cripta.
come accennato la suggestiva Chiesa di Nora o meglio di Sant’Efisio è meta della storica processione ” Sagra di Sant’Efisio divenuta patrimonio immateriale dell’Unesco”. L’area situata nei pressi della città antica, ove si presuppone che alla morte di Efisio un nucleo cimiteriale cristiano si sia sviluppato attorno alla memoria del martire, in quanto ritrovamenti di iscrizioni funerarie risalenti al IV-VI secolo d.c da alcune tombe a cassone e frangenti di un mosaico funerario conservato nel museo archeologico G.patroni di Pula
https://it.wikipedia.org/wiki/Sant%27Efisio
IL santuario sorge nel luogo in cui secondo la tradizione sarebbe avvenuto il martirio del giovane soldato Efisio. Principalmente incaricato di perseguitare i cristiani poi convertitosi alla loro stessa fede. E’un importante luogo di culto e memoria per i devoti del Santo, i quali da oltre tre secoli, nel mese di maggio, accompagnano il simulacro di Sant’Efisio, dal quartiere Stampace di Cagliari(dove è presente la cripta) fino a Nora.